WP4 – Realizzazione di mappe di pericolosità e rischio a scala regionale

 

Obiettivi

 

Il WP è sviluppato in due sotto-azioni:

4.1) Modellazione dei crolli a scala regionale. La prima parte del WP è incentrata sulla raccolta delle carte tematiche (geologia, uso del suolo, geologia superficiale, elementi a rischio, misure difensive esistenti) necessarie per la simulazione di crolli. Il passo successivo è l’identificazione e la caratterizzazione delle aree d’innesco, per produrre una mappa delle aree sorgenti di frana in Regione Lombardia e la simulazione di diversi scenari di volume per ciascuna area sorgente, attraverso l’utilizzo il codice HY-STONE.

4.2) Studio della pericolosità. La seconda parte del WP è incentrata sullo sviluppo di curve di pericolosità per ogni cella della griglia del modello di elevazione digitale, utilizzato per la simulazione e lo sviluppo della mappa di pericolosità. Il passo successivo sarà l’intersezione della mappa di pericolosità con gli elementi a rischio, al fine di produrre una mappa dei rischi.

 

 

Risultati

 

La mappa dell’uso del suolo e geoambientale della Lombardia, rese disponibili dalla Regione, sono state riclassificate in unità di terreno omogenee ai fini della modellazione della caduta massi con il software HY-STONE. Dall’unione delle due mappe è stata creata una nuova mappa per l’intera Lombardia, che raccogliesse al suo interno delle aree di “unique values” con un’informazione sia delle caratteristiche geomorfologiche e di uso del suolo.

Le sorgenti di crollo sono state definite secondo criteri di pendenza e attraverso l’utilizzo di mappe litologiche per affioramenti sub-affioranti e affioranti. I parametri di modellazione sono stati definiti attraverso la calibrazione di eventi inseriti nel database del WP1 tramite il software HY-STONE.

In particolare, sono state simulate 26 frane di crollo in diversi contesti litologici e di uso del suolo. Queste frane sono in parte del database IFFI ed in parte eventi storici mappati sul terreno (es: Fiumelatte, Cataeggio). Per ogni frana, è stato calibrato il modello per fittare l’espandimento e la distribuzione dei blocchi arrestati.

I parametri calibrati di ogni simulazione sono stati poi analizzati statisticamente per ottenere valori medi da applicare al modello regionale.

 

Dai risultati di modellazione caduta massi è stata creata una mappa di pericolosità secondo il metodo del RHV (Crosta e Agliardi, 2003), tramite il quale sono state individuate 4 classi di pericolosità (1 bassa pericolosità, 4 alta pericolosità) per l’intera Regione Lombardia.

 

Classi pericolosità

 

Dallo studio e dalla modellazione di caduta massi è emerso che:

  • In Lombardia le aree potenzialmente sorgenti di crollo sono292 km², pari al 5,4% territorio regionale.
  • La superficie interessata dalla propagazione di blocchi è di 3.224 km², pari al 13,5% territorio lombardo

Analisi degli elementi a rischio:

  • 840 edifici su 1.761.815 totali
  • 478 km di strade su 60.268 km
  • 17 km di linee ferroviarie su 740 km